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In questi giorni di amarezza e senso di vuoto i ricercatori dell’Orizzonte degli
Eventi esprimono il loro ultimo saluto al grande scienziato Emilio Del Giudice.
Siamo consapevoli che il mondo perde una grossa parte della capacità di
divulgazione dell’olismo sistemico di cui solo Emilio era capace.
Nelle sue esposizioni, sempre a braccio, aveva la rara capacità di far capire le
cose più complesse e difficili a chiunque sia non addetto ai lavori.
Grazie alla sua creatività la ricchezza degli esempi forieri di sapere umanistico
e naturale rendevano comprensibile ai più concetti come la risonanza universale
o la memoria dell’acqua, la dinamica atomica della vita.
Siamo stati felici di averlo conosciuto, di aver collaborato un minimo con Lui,
di aver seguito con grande interesse il suo lavoro, di aver cenato e parlato un
po’ di tutto la sera prima di qualche congresso.
In questo momento di amarezza e abbandono ci sembra quasi vero il vecchio
adagio che sottolinea quanto la morte scelga i migliori. Tuttavia ci consola sapere
che niente della Sua eredità andrà perduto, come Lui stesso affermava: la risonanza
delle cose viene raccolta comunque anche al di fuori del tempo e dello spazio.